Tuesday, June 16, 2009

San Giuseppe patrono delle nostre vocazionate di questo centro di Koonammavu, prega per noi e dacci sante vocazioni!

DAL GIORNO 28 APRILE AL 7 MAGGIO 2009: La prima visita della Madre Generale Sr. Ana Bruscato alla comunità dell’India.

Il giorno 28 aprile 2009, la Superiora Generale delle Missionarie di St. Antonio M. Claret, Sr. Ana Bruscato è arrivata all`aeroporto di Kochi – Kerala - India alle ore 7,20 del mattino. Io, Sr Iria sono andata insieme a Sr. Jiji M. Mathew, superiora locale a riceverla nell’aeroporto. Quando siamo arrivate a casa l’abbiamo accolta con un mazzo di fiori e Sr. Jiji le ha messo al colo una corona di fiori, come abitudine della cultura indiana. In seguito le abbiamo fatto conoscere gli ambienti della casa e del giardino. Dopo cena abbiamo iniziato il nostro incontro cantando l`inno della Congregazione, in seguito abbiamo organizzato il programma da realizzare in questi giorni della sua visita.

Per questo importante incontro della visita canonica ci siamo preparate con una particolare attenzione.

Sr. Ana Bruscato è stata tra noi come una madre che insegna e corregge le sue figlie spirituali in Cristo Gesù. Sia le suore che le formande ci siamo sentite libere di parlare e domandare, per il bene proprio e della comunità e per la crescita spirituale. La sua spiritualità profonda ci donava serenità e gioia di stare insieme.

Il tema della visita canonica possiamo sintetizzare in una frase: Rivitalizzare la propria vita nella sequela di Cristo come discepola che dona testimonianza a questo popolo indiano con il suo stile di vita umile e con bontà e gioia.

Superiora Generale, alla fine della sua visita, ci ha fatto un prezioso regalo: donando la statua di San Giuseppe patrono di questo nostro centro di formazione a Koonammavu. Una statua di un metro di altezza che viene collocata all’entrata della porta principale della casa.

La visita canonica è sempre una grazia che ci purifica e ci dona il coraggio di andare avanti con fedeltà al Signore.

Ringraziamo a Dio per tante grazie e benefici ricevuti in questi giorni e soprattutto per il rinnovato slancio di proseguire sulla via della santità nella bontà e nella gioia.

Tuesday, March 31, 2009

Ritorno alla patria...


Suor Mini Parathazhathu, missionaria claretiana, indiana, venuta nella Casa Provinciale “ Cristo Re di Roma, con lo scopo per frequentare l’Università Urbaniana e fare esperienza nelle nostre opere.

In questi anni sia a Roma sia nell’ultimo semestre a Londrina - Brasile, suor Mini, ha ricevuto una assidua formazione carismatica, esperienze missionarie, in vista della sua Professione Perpetua.

Il Sì, definitivo come seguace di Gesù, pronunciato il giorno 14 dicembre 2008 con la Professione Perpetua.

Dopo tre anni di permanenza nella comunità della Casa Provinciale di Roma, giorno 22 dicembre 2008 è partita per la sua terra, in Kerala India dove svolgerà la sua missione nella nostra comunità in Koonammavu.

A Suor Mini i nostri più vivi ringraziamenti per la sua collaborazione ed esempio di virtù lasciato nella nostra comunità.

Suor Fiorenza Sicilia.mc

Monday, March 9, 2009

Sr. Iria con le formande: Maymol, Tessy e Sneha…


Visita canonica a Koonammavu fatta dalla Superiora Provinciale Sr Maria do Camo Duarte




Come comunita delle suore ci siamo preparate insieme alle candidate per ricevere la visita della Superiora Provinciale Sr Maria do Carmo Duarte per stare con noi e partecipare alle nostre gioie e speranze in questo centro di formazione.

In questi 3 anni di esistenza, questo centro formativo e` stato dedicato piuttosto al complesso strutturale che alla promozione vocazionale.

Ora possiamo dire che possiamo fare la promozione sicure d`avere un ambiente accogliente e seguire la formazione iniziale con gioia e gratitudine per i doni che il Signore ci ha donato di 3 vocazionate che intendono seguire la vita cosacrata.

La Superiora Provinciale Sr Maria do Carmo Duarte ci ha spronato a dare un passo avanti in questa promozione solo nelle chiese di rito latino. Qui abbiamo bisogno di pregare il Signore della messe che ci invia sante vocazioni. Lei ha lasciato tutto scritto come e che cosa fare in questa comunita d`ora in poi.

Siamo liete di di essere state insieme 10 giorni e seguire i suoi insegnamenti ed intruzioni che hanno fatto bene ad ognuna di noi.

Liete nel Signore Gesù.

La comunita di Koonammavu, 6/3/09.

Sr Iria Baldissera

Thursday, January 29, 2009

PREMIO A SR NIRMALA PER I POVERI E PER LA PACE

La Superiora generale delle Missionarie della carità ha ricevuto l’ambito riconoscimento per l’opera a favore dei poveri e per la pace nel Paese. È la seconda più alta onorificenza civile dell’India. Suor Nirmala dedica il premio ai poveri e invita a “costruire una civiltà basata sull’amore”.
Il premio assegnato dal governo dell’India è un riconoscimento per il lavoro svolto a favore dei più poveri fra i poveri nel Paese. Ed è a loro che lo dedico”. È il commento di Sr Nirmala Joshi, Superiora generale delle Missionarie della carità, insignita ieri del premio Padma Vibhushan dal governo dell’India. Sr Nirmala è succeduta a Madre Teresa di Calcutta nella guida dell'ordine. Padma Vibhushan, che in lingua locale significa “ornata con il loto”, è la seconda più alta onorificenza civile indiana, mentre per le Missionarie della carità rappresenta un tributo fra i più importanti ricevuti sinora per il lavoro svolto nel Paese. La superiora delle MC, nominata proprio da madre Teresa nel 1996 alla guida dell’ordine, sottolinea che “questa onorificenza va a noi tutti, fratelli, padri, sorelle, volontari laici e collaboratori al servizio di poveri e bisognosi. Attra verso il nostro lavoro diventiamo strumenti di pace e di amore”. Suor Nirmala ringrazia infine “la gente di tutto il mondo per la cooperazione e l’aiuto fornito” all’opera delle Missionarie della carità e conferma che “lavorare per i poveri” è un mezzo privilegiato per “costruire una civiltà basata sull’amore”.
( Fonte: www.asianews.it )

Friday, January 16, 2009

Giornata mondiale di lebra – 25 gennaio 2009




Il 25 gennaio 2009 si celebra in Italia la Giornata mondiale dei malati di lebbra. Sono 254.525 i nuovi casi di lebbra registrati nel mondo nel 2007, pari a circa 700 casi al giorno.
La prossima Giornata mondiale dei malati di lebbra sarà in particolare dedicata al'India, il paese che registra il più alto numero di nuovi casi ogni anno.


La giornata assume il valore di un evento per dare la voce agli ultimi e ricordarci che l’impegno contro tutte le esclusioni non è esaurito e che lebra continua a essere il simbolo dell’umanità più povera e dimenticata.

Natale in India




Nello stato di Orissa ancora in fuga nelle foreste migliaia di vittime dei massacri anticristian; le feste di questo Natale sono passate senza incidenti di rilievo. All'opposto di quanto era avvenuto nel Natale del 2007, quando più di cento chiese e un migliaio di case furono devastate e bruciate.
Per quanto riguarda l'estremismo induista, così si è espresso il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, in un'intervista a "L'Osservatore Romano" del 4 gennaio 2009:


"Per capire la dinamica dei fatti si deve risalire al 1989, quando il Partito Nazionalista Indù è salito al potere nello stato dell'Orissa. Più che un conflitto di natura religiosa, si tratta di un problema di stampo sociale e politico. Ai cattolici viene rimproverato di occuparsi delle caste inferiori che costituiscono la mano d'opera per le caste superiori. Viene contestato al cristianesimo il fatto che esso è anche un fattore di emancipazione sociale. Ovviamente, noi cattolici proseguiremo il dialogo. Un dialogo, conviene sottolinearlo, che viene portato avanti soprattutto dalla Chiesa locale, sotto l'attenta guida dei vescovi, con l'aiuto del nunzio apostolico. Io stesso ho intenzione di recarmi in India nei prossimi mesi per un incontro con i vescovi e i leader religiosi indù per fare il punto della situazione. Comunque sia, continueremo a chiedere il rispetto della libertà religiosa che suppone il rispetto della libertà di coscienza, ossia la possibilità di scegliere la propria religione o di cambiarla, di praticarla in privato e in pubblico…”