Visitando le consorelle in India, dopo cinque anni dalla fondazione in Koonammavu (2006 -2011), mi sono rallegrata vedendo che la comunità cammina con passi sicuri e decisi. Ho provato grande gioia nel trovare anche quattro prenovizie che hanno deciso di abbracciare la vita religiosa misionaria nella nostra Congregazione.
Ho potuto costatare con ammirazione che in Kerala sono molte le giovani che ancora oggi, anche in numero minore comparando con il passato, scelgono la vita religiosa e le loro famiglie si sentono onorate di aver un membro della famiglia consacrato al Signore nella vita religiosa. Infatti le candidate che hanno bussato alla porta della nostra comunità sono venute accompagnate dai loro genitori. Sono giovani piene di sogni, come tutte quelle della loro età, piene di gioia e di vita, giovani semplici, cresciute in un ambiente sano e con solide basi cristiane e profonda fede, giovani che guardano al futuro con speranza ed entusiasmo. E la comunità formativa delle Missionarie di S. Antonio Maria Claret in Koonammavu offre loro un ambiente propizio per la crescita umana e spirituale, per l’approfondimento della fede e la preparazione alla vita consacrata missionaria.
Le famiglie cristiane
Durante la mia permanenza in Koonammavu, guardando attorno mentre andavo per strada o in Chiesa, mi ha colpito la grande popolazione infantile e giovanile nonostante le famiglie nel Kerala siano piuttosto piccole e con al massimo due o tre figli. Mi sono meravigliata nel vedere nella domencia d’inaugurazione dell’anno catechetico, il 5 giugno c.a., la Chiesa parrocchiale gremita di oltre mille ragazzi e ragazze. Anche durante la settimana la chiesa era quasi sempre piena di gente: uomini e donne, giovani e bambini. La mia impressione è stata quella di una popolazione mistica, cioè di gente che prega sul serio, senza vergogna di manifestare la propria fede e senza risparmiare sacrifici per attendere all’Eucaristia quotidianamente.
Visitando alcune famiglie, ho potuto vedere tanta semplicità di vita e, allo stesso tempo, tanta solidità nei valori che vengono trasmessi da genitori a figli, come eredità spirituale, morale e culturale. Sono valori che sostengono l’unità della famiglia! Con sorpresa e ammirazione, ogni sera sentivo dalla mia stanza, verso le ore 22, la preghiera del rosario ecoare alle mie orecchie venendo dalla casa vicina. Veniva da una famiglia che gestisce un negozio di generi alimentari e lo chiude alle ore 21 per la cena. Quindi dopo mangiato si radunava puntualmente per la preghiera del rosario. Con spirito raccolto, dalla mia stanza mi associavo alla loro preghiera e a tante altre famiglie che, soprattutto in Kerala, si riuniscono per la recita quotidiana del rosario.
La missione
Le nostre suore in India, oltre alla pastorale vocazionale e al lavoro formativo, si dedicano al ministero dell’eucaristia, alla catechesi e alle visite alle famiglie. La loro è una presenza modesta specialmente nella Parrocchia di Koonammavu, ma fedele e sollecita, portando a tutti la loro testimonianza di vita, l’annuncio della Parola e il servizio della carità nelle sue molteplici forme ed espressioni.
Ho avuto l’impressione che coloro che professano la religione cattolica in India continuano ad essere una minoranza e in qualche Stato è minacciata o addirittura perseguitata. Ma forse proprio questa condizione di confronto con altre denominazioni religiose li rende forte e coerenti con la fede che porfessano. Sicuramente ci sarà molto da fare nel campo del dialogo religoso in un Paese come l’India, tuttavia nella nostra piccola esperienza in Kerala, e più concretamente nella Diocesi di Verapoli, il dialogo della vita è una realtà concreta. Vi è una convivenza serena, pacifica, rispettosa e di muttua collaborazione. E lo stile di vita semplice e sobrio della gente c’interroga e ci sprona a vivere dell’essenziale, lasciando da parte ogni forma di consumismo.
Auguro che la nostra presenza misisonaria in India possa consolidarsi e diffondersi oltre lo Stato del Kerala, in altre parti più bisognose della presenza missionaria. E futuramente possa oltrepassare anche le frontiere dell’India per raggiungere i Paesi vicini dove la necessità di una presenza missionaria ed evangelizzatrice si fa necessaria ed urgente.
Affidiamo al Cuore Immacolato di Maria le suore e le formande indiane, sicure che da loro dipenderà l’incarnazione e lo sviluppo del carisma congregazionale in quelle terre e tra quella gente che ammiriamo per la loro vita impregnata di una mistica religiosa.
Che i nostri Fondatori, che hanno sognato e vibrato al pensiero di vedere un giorno la Congregazione presente ed attuante in India, possano proteggerci e guidare i nostri passi nel processo di crescita e di consolidamento della nostra presenza missionaria tra questa gente.
Che la comunità di Koonammavu possa crescere come un seme fecondo e una cellula viva della Congregazione, produre frutti di santità personale, portare fecondità apostolica e una fioritura vocazionale missionaria nella chiesa.
Koonammavu, 8 giugno 2011.
Sr. Dulcinea R. De Almeida, MC
Superiora Generale
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