Thursday, October 30, 2008

L'unione divina nello slancio verso il cielo.



E’ suonata l'ora lieta della partenza...
per fare la sua opera di liberazione e di salvezza.
Quale gioia!
Non più fede, ma visione, non più speranza,
ma possesso ormai del bene supremo.
(Madre Leonia, Diario 75)

************************************************************************************
Sr Ausilia la missionaria peregrina, ha camminato avanti a noi, affrontando con generosità e coraggio i rigori degli inizi in ogni nuova comunità e dando un’impronta tipica del suo delicato modo di pensare a tutto e a tutti, cercando di dare il meglio di se per il bene delle suore, delle opere e delle persone che incontrava.
Per molti anni ha lavorato nelle comunità delle Filippine, vivendo con straordinaria capacità di adattamento e semplicità di vita, spendendo ogni sua energia a servizio delle consorelle e delle opere a lei affidate.
L’ultima comunità che lei voleva e desiderava vedere aperta è stata l’India. A questa nuova fondazione ha dedicato tutta se stessa, e anche se è rimasta poco tempo, e probabilmente già si sentiva stanca, ma senza dare segni esterni, ha lasciato un’impronta indelebile, di gioia e di carità, di dedizione incomparabile, ma soprattutto l’esempio di una vita di preghiera e di amore a Dio e ai poveri.

**************************************************************************************

In seguito pubblichiamo la lettera inviata da Sr. Ausilia il giugno 2006 dall’India
*************************************************************************************

LA MISSIONE RINGIOVANISCE LO SPIRITO E DA VIGORE ALLA VITA

Carissime Consorelle

Sono passate quasi 25 anni da quando si parlava di questa fondazione in terra Indiana, finalmente ci siamo. Da un mese siamo arrivate in questa terra indiana. Non so esprimere l’emozione che sentivo dentro di me, quando mi sono trovata dentro l’aereo che mi portava in questa benedetta terra. Sentivo il mio cuore che batteva di gioia e nello stesso momento fra la gioia e i ricordi ringraziavo il Signore per questa meravigliosa espansione della nostra cara Congregazione.
Al nostro arrivo all’aeroporto di Cochi abbiamo trovato il P. Augustine, Provinciale e P. James, Segretario. Il viaggio e’ stato bellissimo, ma la gioia viene sempre ostacolata. Pazienza! Il Signore vuole sempre provarci con il suo piccolo regalino di sofferenza. Quando siamo andate per ritirare le valigie, una delle mie valigie mancava. Siamo state quasi 2 ore per fare tutte le procedure, per ricercare dove era rimasta la valigia. Dopo 2 giorni ho ricevuto la mia valigia. La gioia che sentivo di trovarmi qui in questa missione dove sempre sognavo, non mi sono proprio preoccupata della valigia. Sono rimasta calma e tranquilla, ma fiduciosa nella Divina Providenza.
Alle ore 12 siamo arrivate nella casa Provinciale dei Padri Claretiani e li abbiamo trovati tutti i membri del Consiglio Provinciale. Ci hanno dato il benvenuto e il P. Provinciale ci ha offerto un fiore a ciascuna di noi due. Abbiamo pranzato insieme. Dopo una breve siesta ci hanno portato nella nostra casa. Al nostro rientro abbiamo trovato tutti gli ambienti rimessi a nuovo e in perfetto ordine, perché noi potessimo trovarci a nostro agio e godere della presenza vigile e materna di una donna, cugina di un Sacerdote, che insieme a P. James hanno preparato per noi l’ambiente. Lo stesso giorno siamo andate a visitare il Parroco della Parrocchia Santa Filomena. Lui è stato molto gentile verso di noi. Il giorno dopo P. Felix è venuto a prenderci con la macchina per la santa Messa. Dopo la messa siamo andate dalle Suore italiane e lì abbiamo fatto colazione. Tornando a casa siamo andate a visitare un Centro di accoglienza di persone povere. Sembrava il Cotolengo! A visitare quella povera gente scopri cosi che pur nella loro strema miseria nascondevano certi tratti di bontà e di delicatezza. Sorpresa questa loro condizione a poco a poco mi ha come strappato e ferito il cuore.
Passati questi primi tempi, nonostante non capire la loro lingua, facciamo visite alle famiglie. Non importa se sono ricche o povere, noi cerchiamo di avvicinarci verso tutti, facendoci capire sia con i gesti o con le parole. Ci facciamo capire e sono molto contenti.
Credo che fino ad ora sia stata questa l’esperienza più efficace, quella che ci può avvicinare alla gente e nella quale ci si comunica di più. Vorremo con questa nostra vicinanza entrare in un contatto più intimo, secondo lo spirito dei nostri Fondatori, ma siamo limitate con la lingua. La nostra speranza e’ la venuta delle nostre consorelle Indiane, per dare inizio alla Promozione Vocazionale, in una maniera più diretta.
Il nostro lavoro in questo mese e’ preparare le fondamenta di questa preziosa fondazione.
Siamo tutte impegnate nello stesso lavoro missionario. Non possiamo nascondere come sentiamo la mancanza della cappella, l’adorazione davanti al Tabernacolo. Le preghiere le facciamo nella sala. La cappella sarà presto pronta. Tutto questo offriamo al Signore e alla protezione della nostra Santa Madre Leonia che ci protegge e ci assiste in tutti i momenti. Vi confesso che questo e’ il momento più emozionante per me, unita cosi intimamente alle consorelle e benefattori sparsi qua e la nell’oceano. Non posso nascondere la mia profonda gioia e la mia gratitudine per loro tutti, nella preghiera ringraziando e augurando tutto di buono nello spirito di Claret e nel Cuore Immacolato di Maria.
Se mi permettete, vorrei fare un invito alle mie care consorelle un poco più giovane di me. L’uomo oggi più che mai ha bisogno di trovare segni di speranza sul proprio cammino. La nostra Congregazione in questo momento ha bisogno di anime generose che volontariamente si offrano al servizio missionario. Gli anni non contano niente. Dobbiamo avere coraggio e dire a noi stesse “io sono giovane... e non vecchia” e andare avanti! Maria proprio in questo mese di maggio a lei dedicato ci riaccende nei nostri cuori la fiamma della speranza e il faro più luminoso e sicuro possiamo incontrare lungo il pellegrinaggio della nostra vita che ci unisce a Gesù missionario. Perciò care sorelle, non possiamo vivere senza SPERANZA, come pure non possiamo vivere senza AMORE! A Maria affidiamo la nostra vita e tutto ciò che portiamo nel cuore. Con lei cammineremo sicure in questa vale di lacrime! Maria Madre dell’amore e della santa speranza, interceda per noi!
Con affetto in Cristo e con la speranza di continuare con il nostro slancio missionario, vi abbraccio a tutte.
Vostra consorella, Sr. Ausilia Di Luca, MC.

Thursday, October 23, 2008

La nostra missione nella realtà locale: essere sensibile e partecipe alla vita delle famiglie






















Non è semplice leggere la realta' che ci circonda; noi cerchiamo di metterci in atteggiamento di ascolto, comprensione e dialogo con cuore aperto e attento alle situazioni di ciascuna famiglia...
Vi ricordiamo tutte con stima e affetto e preghiamo perché possiamo sempre più maturare in quello spirito gioioso e semplice che i nostri Fondatori ci hanno trasmesso e con il quale dobbiamo avvicinare le anime e conquistarle a Gesù.

Tanti auguri per la festa di S. Antonio Maria Claret!












"Mio Dio e mio Padre! Che io Ti conosca e Ti faccia conoscere; che io Ti ami e Ti faccia amare; che io Ti serva e Ti faccia servire; che io Ti lodi e Ti faccia lodare da ogni creatura. Fa, o mio Padre, che tutti i peccatori si convertano, tutti i giusti perseverino nella Tua grazia e tutti ottengano la gloria eterna. Amen"
(S. Antonio Maria Claret)

Tuesday, October 14, 2008

Come è bello e gioioso stare insieme come fratelli








Ieri abbiamo avuto la gioia di accogliere nella nostra casa P. Mathew, sacerdote indiano da Dreifaltigkaitsberg, con un gruppo dei tedeschi. Quattro giovani faranno la loro esperienza in India come volontari in alcune opere dei clarettiani. Abbiamo trascorso insieme una serata molto bella, gioiosa, indimenticabile.

Violenze di estremisti indu contro i cristiani nello stato di Orissa

http://www.youtube.com/watch?v=egcBT8xOr_s&feature=related
















In Kerala non si sono mai verificati i problemi di convivenza religiosa, altrove sanguinosi in India. Per esempio nello Stato di Orissa continuano le violenze e attacchi contro i cristiani da parte di fondamentalisti Indu. Una trentina di persone sono state uccise, diverse chiese bruciate e molte proprietà dei cristiani distrutte.
La situazione dei cristiani di Orissa è molto precaria. Centinaia di cristiani, sacerdoti, suore e bambini si sono rifugiati nella foresta per sfuggire ad altri eventuali attacchi.
Per vivere in pace alcuni preferiscono cambiare la religione. Nel giornale di oggi “The Hindu” ho letto che il 2 ottobre, nel giorno di “Gandhi Jayanti Day”, 22 famiglie cristiane si sono convertite all’Induismo. Veramente si sta creando una situazione preoccupante.
In Orissa oltre il 94% della popolazione è indù. Il cristianesimo è praticato dal 2,4% degli abitanti.

Sunday, October 12, 2008

Kerala, questa bellissima regione, é un vero paradiso tropicale

















Settimana scorsa abbiamo fatto una uscita comunitaria; abbiamo visitato il luogo della nascita di beato p. Chavara. Con noi è venuta anche una nuova vocazionata. Quel giorno si che abbiamo gustato il “paradise sulla terra”. Kerala, questa bellissima regione, che é un vero paradiso tropicale, anticamente era conosciuta come Malabar, e si estende lungo il Mar Arabico fino alla punta meridionale dell’India, con spiagge incantevoli, pianure molto fertili che producono ogni anno due o tre raccolti di riso, e una gloriosa vegetazione
Kerala, deve il suo nome alla palma da cocco, “kera” che qui cresce ovunque.
L’entroterra è solcato da una miriade di canali, fiumi e lagune,….

http://www.youtube.com/watch?v=8Uc7atGBXzw

Guidate dallo Spirito Santo, come vere figlie della Chiesa, noi coltiviamo una filiale devozione a Maria, Madre di Dio




Mese di ottobre è vissuto qui con una particolare devozione al Santo Rosario. Tutti i giorni si celebra la Santa Mesa nel pomeriggio, dopo segue la conferenza mariana e alla fine si prega il rosario. Tutte queste attività sono molto animate, soprattutto con i canti bellissimi. Il venerdì abbiamo fatto anche la processione per le strade di Koonammavu e alla fine abbiamo fatto una bellissima confraternizzazione, abbiamo condiviso il cibo portato da tanti fedeli.

Tutto è possibile a chi crede




Ieri siamo state con Maymol dalle suore vicine alla casa nostra. Nella comunità ci sono 60 suore, più tante formande. Qui hanno tre scuole: collegio dove insegnano solo in malayala, poi un collegio dove insegnano solo in inglese e un'altra scuola con il programma adatto per gli handicappati.
Alle ore 11:00 c'era la celebrazione eucaristica in rito siromalabarico. Ci siamo fermate anche per il pranzo.

Intensificando la formazione




Questo periodo stiamo faccendo la formazione due volte al giorno: di mattina solo con Tessy e Sneha perché Maymol frequentala la scuola, e pomeriggio con tutte tre insieme.
Il venerdì e il sabato Sr. Jiji va insieme a loro per un corso formativo specifico per le aspiranti.

La vita quotidiana nella Casa di Formazione

La nostra vita ordinaria comincia con alzata alle 5:30, alle 6:00 la preghiera mattutina con la meditazione e alle ore 7:00 abbiamo la celebrazione eucaristica nella nostra parrocchia. Dopo la messa abbiamo una colazione abbondante (qui le ragazze si alzano prestissimo per cucinare il cibo per la colazione; solo per farvi un'idea cosa mangiano di mattina: riso, piselli, fagioli, uova, omelette,...).
Dopo segue la formazione, adorazione, pulizia e una prepara il pranzo. Alle ore 12:15 preghiamo Ora media e 12:30 pranziamo. Dopo il pranzo segue un breve riposo; ognuna continua nelle proprie responsabilita e alle 16:00 ci troviamo tutte insieme per la merenda, segue la formazione di tutte tre aspiranti insieme. Pomeriggio si fa anche qualche visita alle famiglie e alle ore 18:30 preghiamo il Rosario e i Vespri, segue la cena e alle ore 9:00 Compieta con la lettura del Vangelo della giornata seguente.

L’amore per la Congregazione ci spinge a lasciare tutto e ad affrontare il nuovo con spirito di responsabilità e con grande coraggio

Mi servo di questo mezzo per raccontarvi un po della nostra vita qui in India.
Sr. Iria, dopo un periodo di 6 mesi, è ritornata nella sua comunità di Australia. Io, Sr. Marjetka, sono arrivata il giorno 21 settembre. Sr. Jiji è venuta aspettarmi nell'aeroporto di Kochi; arrivando a casa ho trovato le nostre tre candidate: Maymol (17 anni), Tessy (16 anni) e Sneha (16 anni). Qui si fa il discernimento vocazionale a giovane età. La ragazza che vuole diventare suora entra nella Congregazione e per un anno lascia la scuola, poi riprende la scuola per due anni per concludere la maturità. E solo dopo entra nel prenoviziato I.

Sr. Alphonsa, La prima santa indiana


Suor Alphonsa di Bharananganam viene canonizzata, oggi il 12 ottobre 2008, diventando così la prima santa indiana della storia.
Nata nel 1910 a Kudamaloor, un villaggio nei pressi di Kottayam in Kerala, Anna Muttathupadathu divenne Sister Alphonsa nel 1930, affascinata dalla figura di Santa Teresa di Lisieux e resistendo alle pressioni familiari che invece volevano per lei il matrimonio. La sua breve vita fu segnata da infinite sofferenze fisiche che mai perturbarono però il carattere sereno e fiducioso di Alphonsa e dopo la sua morte la sua tomba divenne immediatamente meta di pellegrinaggio.
**************************************************************************************

Saturday, October 4, 2008

La gioia delle prime formande...

La passione missionaria,
non e’ legata a un incarico
ma appartiene al cuore dell’essere cristiani e
della nostra vocazione specifica!

Carissime consorelle!

Prima di tutto vi mando un caro saluto dall’India esprimendo tanti auguri per la festa di Santa Teresina del bambino Gesu – patrona delle missioni!
Con la festa della santa si sta per iniziare il mese di Ottobre, mese che la Chiesa dedica al tema della missione e durante il quale noi missionarie di S. Antonio M. Claret vogliamo riflettere ancora piu profondamente sul nostro essere nella Chiesa e per la Chiesa.
Vogliamo che la nostra preghiera non rimanga chiusa su noi stessi, sui nostri problemi e situazioni; sarebbe una preghiera un po’ monotona... Se invece con la preghiera abbracciamo tutta la diversità del mondo, prendendoci a cuore anche le nostre consorelle sparse nel mondo intero, allora la nostra preghiera sarà nuova, diversa, universale ed e per questo che abbiamo deciso, noi qui in India, di pregare ogni giorno per una delle comunita della nostra Provincia e per tutte le comunita della Congregazione.
Che santa Teresina ottenga anche a noi di essere piccoli per capire sempre meglio l’Amore che Dio nutre per ciascuna di noi.
Tanti auguri anche da parte di Sr. Jiji e le nostre formande, Maymol, Tessy e Sneha.
Rimaniamo unite nella preghiera!
Un caro abbraccio!
Sr. Marjetka



Rendiamo grazie a Dio per tutte le persone che, nel passato e nel presente, sono state delle mediazioni per la concretizzazione di questa fondazione







Un grazie speciale ai Missionari Claretiani della Provincia di S. Thomas. Tra loro ricordiamo P. Agustine Mundiath CMF, il suo consiglio e altri confratelli che ci hanno incoraggiato, accolto, sostenuto e si sono impegnati infaticabilmente nel prepararci questa casa accogliente in Koonammavu.
Rendiamo grazie per l`accoglienza e appoggio di Sua Eccellenza, l`Arcivescovo di Verapoli, Mons. Daniel Acharuparambil e del Parroco di Koonammavu P. Felix Chackkalakkal.
Rendiamo grazie per l`appoggio delle nostre Superiore: Sr Ana Bruscato, superiora generale e suo consiglio, Sr Maria do Carmo Duarte, superiora provinciale e suo consiglio.
Rendiamo grazie per le consorelle che hanno contribuito, con la loro presenza umile e generosa, a mettere le fondamenta di questa nuova comunità missionaria. Ricordiamo qui Sr Ausilia di Luca, Sr Lazara de Melo, Sr Mini Parathazhathu, Sr Jiji M. Mathew, Sr Ancy John Thaikkaden, Sr Sheeja Augustine Edassery e Sr Iria Baldissera.

20 aprile 2006, giovedì di Pasqua, giorno della Fondazione della prima comunità delle Missionarie di S. Antonio M. Claret in India.


I nostri Fondatori, Madre Leonia Milito e Mons. Geraldo Fernandes, sognavano vedere le figlie in India annunciando, servendo e testimoniando Gesù Missionario e Redentore ai fratelli in India.




Dal 20 aprile 2006, ci troviamo con la piccola comunità nel Paese di Koonammavu, in Kerala, dove la Provvidenza Divina ci ha portato, concretizzando il “Sogno” dei nostri Fondatori.