La Superiora generale delle Missionarie della carità ha ricevuto l’ambito riconoscimento per l’opera a favore dei poveri e per la pace nel Paese. È la seconda più alta onorificenza civile dell’India. Suor Nirmala dedica il premio ai poveri e invita a “costruire una civiltà basata sull’amore”.
Il premio assegnato dal governo dell’India è un riconoscimento per il lavoro svolto a favore dei più poveri fra i poveri nel Paese. Ed è a loro che lo dedico”. È il commento di Sr Nirmala Joshi, Superiora generale delle Missionarie della carità, insignita ieri del premio Padma Vibhushan dal governo dell’India. Sr Nirmala è succeduta a Madre Teresa di Calcutta nella guida dell'ordine. Padma Vibhushan, che in lingua locale significa “ornata con il loto”, è la seconda più alta onorificenza civile indiana, mentre per le Missionarie della carità rappresenta un tributo fra i più importanti ricevuti sinora per il lavoro svolto nel Paese. La superiora delle MC, nominata proprio da madre Teresa nel 1996 alla guida dell’ordine, sottolinea che “questa onorificenza va a noi tutti, fratelli, padri, sorelle, volontari laici e collaboratori al servizio di poveri e bisognosi. Attra verso il nostro lavoro diventiamo strumenti di pace e di amore”. Suor Nirmala ringrazia infine “la gente di tutto il mondo per la cooperazione e l’aiuto fornito” all’opera delle Missionarie della carità e conferma che “lavorare per i poveri” è un mezzo privilegiato per “costruire una civiltà basata sull’amore”.
( Fonte: www.asianews.it )
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